Che cos’è l’insonnia se non la maniaca ostinazione della nostra mente a fabbricare pensieri, ragionamenti, sillogismi e definizioni tutte sue, il suo rifiuto di abdicare di fronte alla divina incoscienza degli occhi chiusi o alla saggia follia dei sogni?
– Marguerite Yourcenar
Passi tutto il giorno assonnato, desiderando come non mai di appoggiare la testa sul cuscino e dormire, finalmente… Poi l’agognato momento arriva, ti attrezzi con pigiama comodo e coperta, fai un lungo respiro, ti allunghi sul letto, spegni la luce… E sei sveglio come un grillo, gli occhi spalancati nella notte. Cominciano ad arrivare i pensieri, le preoccupazioni, le idee brillanti che ti devi assolutamente ricordare per il giorno dopo, oppure ti sovviene come avresti potuto rispondere al capufficio, o ancora rivivi i momenti topici della giornata, soprattutto se sono brutti. Allora ti giri e ti rigiri, cercando di non pensare, ma più ti sforzi e più ci ricaschi. Conti le pecore, ma non c’è gregge che tenga. Poi magari ti assopisci appena, quando avevi perso le speranze. Peccato che siano ormai le 5 e tra un paio d’ore sia ora di alzarsi.